
Il presidente di Tesla, Elon Musk, ha annunciato che la “Model 3” - l'auto elettrica più economica nella storia della casa californiana che verrà venduta a un prezzo base di 35 mila dollari - ha superato tutte le certificazioni per la produzione e la prima unità lascerà le catene di montaggio oggi, venerdì 7 luglio. Le consegne dei primi 30 esemplari scatteranno il 28 luglio. Una volta partita la produzione, Tesla punterà ad arrivare a 20.000 esemplari mensili per la fine dell'anno.

«Suppongo che ci siano altre fabbriche imponenti come questa, ma non ne ho mai vista una simile prima d’ora - ha spiegato Jamis MacNiven -. Ci sono dalle 4 alle 5.000 persone che lavorano lì e oltre 500 robot stazionari: tutti interagiscono tra loro per costruire i due modelli in produzione». Qui in Silicon Valley i robot sono di casa e capita sempre più di frequente di incontrarli sulla propria strada: per sorvegliare i parcheggi di aziende private; per accogliere i clienti all’interno di negozi; all’ingresso di hotel e residence per accompagnare gli ospiti nelle stanze.
Uomo e robot possono interagire. I droni, per esempio, sono stati ideati per volare da soli telecomandati a distanza; esistono già startup che hanno realizzato prototipi di droni in grado di trasportare una persona. E i razzi? Sono nati per lanciare in orbita astronauti, ma stravaganti imprenditori hanno già pronto nel cassetto il progetto per realizzare speciali razzi-bus in grado di trasferire sui pianeti gruppi di turisti-spaziali. Vi rendete conto del traffico che ci sarà in cielo a breve?
Tesla è il futuro che s’incontra con il presente. Secondo il racconto di James, infatti, in catena di montaggio le mani degli operai s’intrecciano con i bracci meccanici senza opporsi tra loro, anzi in armonia, come i ballerini mentre danzano.
«Per trasferirci da un reparto all’altro della grande officina di Fremont abbiamo viaggiato su un tram. Quando sono uscite le prime auto, i cinque milioni di piedi quadrati dello stabilimento bastavano, ora che si lavora ininterrottamente e si punta a produrre fino a 500.000 auto all'anno, l’ampliamento della fabbrica è fondamentale e le proporzioni sono inimmaginabili».
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Martin Eberhard e Marc Tarpenning con la prima tesla. |
Il proprietario del ristorante Buck’s ha conosciuto personalmente, Martin Eberhard e Marc Tarpenning, due giovani ingegneri, che in un garage a Woodside, seguendo il loro sogno, hanno cominciato a pianificare la Tesla.
«Qui nella nostra città hanno fondato l'azienda, creato i prototipi e avuto i loro primi incontri con gli investitori facendo colazione da Buck's. Poi hanno cominciato la produzione delle auto a San Carlos, tra San Francisco e San Jose. All'inizio io li andavo a trovare col mio piccolo bus, prendevamo tutti i dipendenti e andavamo a bere qualcosa insieme». Ora l'azienda è veramente grande per il piccolo bus di Jamis. «Elon Musk è arrivato dopo ma ha dato un eccezionale contributo portando con se investitori e sostenitori. Ha reso la Tesla un'azienda celebre e di successo. Ma tutto è iniziato da questi giovani ingegneri che avevano un sogno: quello di cambiare il mondo». E ci sono riusciti.
Questa è la versione italiana dell'articolo pubblicato su TVLP e da Jamis MacNiven.